CIAO RENATO - VICENZABIONDE

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Il mondo del ciclismo veronese in lutto
Ciao Renato.... ti ricorderemo
Ci ha lasciato, in punta di piedi, l'ultimo dei soci fondatori dell'Unione Sportiva Bionde, insieme ad Angelo Fornaser e Leutelmonte Colombini, diede vita alla prestigiosa Vicenza-Bionde.


Con Renato Chiaramonte abbiamo perso un amico prezioso, una figura, la sua, che resterà nei cuori della nostra gente per quanto di buono ha fatto per il proprio paese, al quale teneva moltissimo. Sportivo di razza, è sempre stato vicino al nostro Presidente Filippo Scipioni, dal momento del passaggio di consegne. Lo ricordiamo presente a festeggiare felicemente il traguardo storico della 60^ edizione della Vicenza-Bionde, e fino all'ultimo come Presidente Onorario dell'U.S. Bionde, il sodalizio sportivo da lui fondato nel lontano 1945. Con lui sparisce un altro pezzo di storia del nostro piccolo paese, un'autentica miniera di ricordi; ci mancherà quella saggezza ed esperienza di vita che solo le persone anziane sanno ancora trasmettere in modo così naturale. Quattro generazioni di sportivi hanno trovato motivazioni e insieme provato le emozioni che sono servite ad arrivare fino ad oggi, con la voglia di andare avanti verso nuovi traguardi, anche se accompagnati da un senso di vuoto ed un velo di tristezza che solo il tempo potrà lenire.

Ettore Isoli


Ciclismo in lutto
Addio a Renato Chiaramonte
Inventò la «Vicenza-Bionde»

Domenica 9 gennaio 2005
Renato Chiaramonte è morto l'altro pomeriggio, all'ospedale di Vicenza dove era stato ricoverato per una broncopolmonite. Aveva 88 anni. Il ciclismo perde l'"inventore" della Vicenza-Bionde, da 60 anni una delle corse più importanti del panorama nazionale e internazionale, ma soprattutto un uomo buono, che tanto ha fatto per il suo paese, che ha sempre considerato la corsa un patrimonio di tutti. Era il 1945 quando Renato Chiaramonte, con un gruppo di amici, convinto che lo sport potesse essere mezzo per alleviare menti e cuori impegnati nella faticosa ricostruzione dopo la guerra, ebbe l'idea di organizzare la corsa. Scriveva: «La Vicenza-Bionde ha accompagnato una parte importante della mia vita. Ad essa sono legati i sentimenti, le emozioni, i ricordi di tanti amici con i quali ho condiviso momenti intensi di sport e vita. Ha accompagnato le tappe di crescita sociale, economica e culturale di un paese intero. Questa corsa è patrimonio di troppi per pensare che si possa fermare». Ha seguito la 60 edizione della corsa, anche dopo aver ceduto la guida dell'U.S. Bionde: «Con la gara - ricorda Filipppo Scipioni - Chiaramonte ha dato lustro ad un paese che, altrimenti, sarebbe rimasto sconosciuto ai più. Ci ha insegnato tanto e ci ha tenuto braccetto quando ci ha passato il testimone. Sarà nostro impegno fare sempre meglio. Ma, certamente, saremo più soli».

Renzo Puliero
- giornale L'Arena


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