UNA GIORNATA DA RE'
Quarto posto di Viviani e settimo di Begnoni. Male invece per BrescianiImpresa di De Mori
Lacrime di gioia alla Vicenza-Bionde
A cinque chilometri dal traguardo era finito fuori strada, poi la rimonta
«Bravo Brugna, è stato grande. Mi ha coperto fino al momento giusto»
Renzo Puliero - giornale L'Arena del 10-04-2017
Mattia De Mori succede a Riccardo Minali e la Verona ciclistica esulta. C’è anche il 4° posto di Attilio Viviani e il 7° di Gianmarco Begnoni (General Sport Bottoli Zardini) a esaltare una bella Vicenza-Bionde, sempre giovanissima nonostante le 73 edizioni, conclusa con un volatone di gruppo, previsto alla partenza, spesso in dubbio durante la gara, sempre vivace, ricca di tentativi di fuga. Donegà, Double e Maritani animano il primo, poi la salita del Roccolo (a Milani il Gpm) divide la corsa in tre tronconi, ma la pianura li riunisce. Consistente è l’attacco di 24 atleti che arrivano avere 2’30" di vantaggio. «Dentro c’ero anch’io», fa presente De Mori, «e pensavo che quella fuga potesse andare in porto. Avevamo costruito un buon vantaggio, ma siamo stati presi al primo dei sette giri finali». Perché, dietro, le squadre dei velocisti fanno buona guardia, tutelando i rispettivi uomini veloci, in vista della zampata finale. «È così», conferma Attilio Viviani, «noi della Colpack abbiamo corso da dio. Tra i 24 di testa avevo quattro compagni di squadra, così ho pedalato tranquillo, in mezzo al gruppo». Così la corsa... ricomincia a una decina di chilometri dall’arrivo. Ed è la Delio Gallina a preparare al meglio il capolavoro che la porta ad occupare i primi due gradini del podio. Racconta De Mori: «Quando siamo stati ripresi, non pensavo che avrei potuto vincere. Ho cercato, comunque, di preservare la gamba. Io e Brugna, i velocisti designati dalla Colpack, eravamo nella fuga dei 24. I compagni si sono messi a disposizione. Brugna è stato grande, mi ha tenuto al coperto sino al momento giusto, quando sono partito di slancio e con la giusta determinazione. Ho preso subito due-tre metri di vantaggio. Prima avevo passato un momento di paura: ai meno 5 chilometri, ero finito sull’erba, fuori strada e mi sono riagganciato a tre chilometri dall’arrivo. De Mori vince nettamente e può alzare le mani a pochi metri dal traguardo. Spinge il 53x11, «ma è stato così», avverte, «per tutta la corsa», condotta a oltre 46 di media, praticamente sempre oltre i 50 all’ora. È di Isolalta di Vigasio, ha 24 anni, lavora a Forette alla Cmc Costruzioni meccaniche. «Dove oggi, dopo una serata di festa, torno al lavoro», dice. Così come aveva fatto un anno fa dopo la sua vittoria tra i prof al Giro del Marocco, proprio, come questa volta, il 9 aprile. «Questa», sottolinea, «è la prima vittoria quest’anno, la quinta tra i dilettanti. Avevo fatto, sinora, diversi piazzamenti». Chiude i conti, così, con la Vicenza-Bionde «dove mi ero sempre piazzato nelle precedenti quattro partecipazioni». «In volata», avverte, «temevo la Zalf che è una squadra sempre ben organizzata, però sono stati bravi i miei compagni a tenermi davanti sino all’ultimo». Mattia non ha mai voluto pensare al professionismo. «Prima», diceva, «dovrei vincere qualcosa di importante». La Vicenza-Bionde lo è. Il commissario tecnico Rino De Candido l’avrà notato. Mattia De Mori riceve il bacio della fidanzata Anna e un lunghissimo, tenero abbraccio della sorella Carlotta, con tanto di lacrime agli occhi per entrambi. La grande gioia di esprime anche così. Non c’è, invece, nel volto di Michael Bresciani (Zalf), nove volte vittorioso nel 2016 e uno dei maggiori candidati alla vittoria a Bionde. «Purtroppo», spiega, «ho rotto i raggi della ruota all’ultimo giro e ho fatto uno sforzo per rientrare in gruppo. La squadra è stata fantastica, ma peccato aver dovuto spendere quelle energie in più». Ben contento, invece, è Attilio Viviani: «Un 4° posto dopo atleti élite e un bel corridore come Zanni va più che bene. Ho fatto un lungo testa a testa con Bresciani per il terzo posto, ma ai 100 metri mi ha superato».
ORDINE D’ARRIVO:
1° Mattia De Mori (Delio Gallina Colosio),
km 172 in 3.50’48", media km 46,534
2° Simone Zanni (Delio Gallina Colosio),
3° Michael Bresciani (Zalf Euromobil Désirée Fior)
4° Attilio Viviani (Colpack)
5° Luis Antonio Gomez Urosa (F. Coppi Gazzera Videa)
6° Sergei Rostovtsev (Cremonese)
7° Gianmarco Begnoni (General Store Bottoli Zardini)
8° Rino Gasparrini (Beltrami TSA Argon 18)
9° Alessio Brugna (Delio Gallina Colosio)
10° Cristian Comaglio (NamedSport).•